Capitolo 4 del Laozi

Testo cinese

dàochōngéryòngzhīhuòyíng, yuānwànzhīzōng.
cuòruì, jiěfēn, guāng, tóngchén.
zhànruòcún, zhīshéizhī, xiàngzhīxiān.

Traduzione

Il Tao è vuoto; se ne fai uso, sembra inesauribile.
Oh, quanto è profondo! Sembra il patriarca di tutti gli esseri.
Smussa la sua acutezza, si libera da ogni legame, tempra il suo splendore, si assimila alla polvere.
Oh, quanto è puro! Sembra sussistere eternamente.
Non so di chi sia figlio; sembra aver preceduto il signore del cielo.

Note

Questo capitolo presenta grandi difficoltà; qui ho seguito gli interpreti D, F, che spiegano le parole 不盈bù yíng con "inesauribile". Lo stesso significato si ritrova in 李息斋Lǐ Xīzhāi (ed. G): "Il Dào è così profondo e sottile che più se ne fa uso, più è inesauribile."

Pur spiegando le parole 不盈bù yíng come "inesauribile", D non ha trascurato il senso letterale di queste due parole: "Tutte le cose del mondo, dice, non potrebbero riempire, occupare completamente la sua immensa capacità". "È un abisso senza fondo (dice 宏甫Hóngfǔ, ed. G); tutti i fiumi della terra potrebbero unirsi nel suo seno senza riempirlo mai".

A: La parola zōng significa "primo antenato, patriarca". E spiega questa parola con zhǔ "maestro, sovrano".

齐德庆Qí Déqìng (ed. C) ritiene che il grande Dào sia il soggetto dei quattro verbi: lasciare (chí), sciogliere (jiě), temperare (), assimilare (tóng). H e diversi altri commentatori sottintendono, prima di questi verbi, le parole 有道者yǒu dào zhě "colui che possiede il Tao". Egli reprime l'impeto del suo carattere (così H), si libera dai legami (del secolo), tempra lo splendore (della sua virtù), si abbassa al livello del volgare, letteralmente: "si rende simile alla loro polvere".

Questi quattro membri di frase si ritrovano nel capitolo LVI, dove sembra difficile non riferirli al saggio che possiede il Dào.

Forse sarebbe meglio ometterli in questo capitolo, dove sembrano fuori luogo, sia che si riferiscano al Dào, sia che si applichino al saggio che possiede il Dào.

La maggior parte delle edizioni riporta huò prima di sūn. Ho preferito la lezione cháng "eternamente", che si trova nelle varianti dell'edizione G.